mercoledì 25 luglio 2007

nonsense

Notti aride come un oceano prosciugato.
Parole sgocciolate a caso.
Routine perdute che sgretolano ogni singola novità.
L'amaro nel cervello: veleno che rattrappisce ogni singolo sogno.
Libri ciechi.
Musica muta.
Voglia di picchiare, scalciare, uccidersi per una sola parola.
Quanto poco può valere una sola parola in una giornata ordinaria? E quanto adesso?
Eppur si tace.
Chiese e ninnoli si stagliano sul fondale del mare della disperazione del cuore, della follia ubriaca della mente, e cantano un invito suadente.
Ma non basta Dio.
Non basta la luce del sole.
Non basto i verdi delle foglie mosse dal vento che riflettono gli attoniti sorrisi amici.
Non basta Jeff Buckley.
Non basta Picasso.
Respirare non basta a vivere se l'anima non è più avvolta in quel logoro cordino di stoffa.

1 commento:

StefanoBerta ha detto...

mi piace il titolo..perchè in effetti non ho capito molto! :P